venerdì 30 dicembre 2011

2011 & C.

Il 2011 mi ha portato l’amore. Quello che ti stringe, ti capovolge, ti cambia le parole. L’amore fatto di rivoluzione, senza fiato, senza il tempo per pensarci, solo il tempo di chiudere gli occhi. L’amore folle, disperato e felice, come gli stracci di cielo blu tra le nuvole di passaggio. L’amore fatto di musica, di parole, di amici vecchi e nuovi. L’amore che è come un bambino che impara a fischiare. L’amore fatto di un nuovo rispetto, di nuova considerazione, di nuove responsabilità. L’amore svegliati ragazzino che è ora di crescere, l’amore svegliati ragazzino che è ora di andare a giocare. L’amore che non è mai così stanco da non poterlo fare. L’amore che per quanto cerchi con i migliori motori di ricerca, non c’è nient’altro da desiderare. L’amore che si incazza, piange, si gira di là e non ti vuole parlare. L’amore che ti perdona perché vede soprattutto quello che non sei mai stato capace di dimostrare. Mi ha portato una crisalide che diventa farfalla. Mi ha portato la fine del mondo. Mi ha portato lei.

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