domenica 24 marzo 2013

Viaggiando

chissà dove va
il mio mondo di paesi e polvere
quando piove
chissà dove sono adesso
l’odore amaro del grano
le risaie i mattoni
i castelli di nuvole all’orizzonte
mentre corro sul filo
tra un colore e l’altro
chissà dove sono
in questa domenica di pioggia
i papaveri sul ciglio
di strade bianche e dormienti
all’ombra dei pioppi
chissà se potrò portarci l’amore
all’ombra di quei signori stanchi
mentre il cielo urla di azzurro
tra le torri dei cumulonembi
chissà se un giorno ci fermermo
sul bordo di un roggia parlante
e riuscirò a dirti ti amo
nella lingua delle rane e dei pesci
chissà se potrò sposarti lì
tra la parietaria e le spighe amare
e tu saprai della mia terra
e della mia nostalgia infinita
verso qualsiasi orizzonte
chissà se faremo uscire
quello che ci scorre nel cuore
come i contadini inondano i campi
aprendo i canali
chissà se il sole lugliengo
asciugherà i nostri pianti
come appassisce l’uva
sotto i pergolati
chissà se ci ascolteremo davvero
mentre le falene impazzite
giureranno la parola magica
che accende lucciole e stelle
venere riderà in mezzo al tramonto
come un anello d’oro
il convolvolo si aprirà alle sfingi
e saremo finalmente a casa