giovedì 1 dicembre 2011

Cosa

c’è una cosa
che ogni volta
che vorrei spiegarla
mi resta lì
appoggiata dall’interno
e ti guardo sperando
che tu te ne accorga dagli occhi
mentre mi parli
delle polpette di zucchine
dell’odio che gira nel mondo
e io sono al liceo
e guardo fuori dalla finestra
mentre scorrono le declinazioni
nell’aria bianca e azzurra dei neon
un’aria da sala di attesa
odore di stoffa bagnata
e shampoo alla camomilla
sognando lunghe strade polverose
prese in giro dal vento
e mi riempio di tutte le canzoni
e tutte le poesie
dal fondo del fondo dell’antologia
e sono sempre vuoto
e sono sempre qualcosa che non è
con qualcuno che non c’è
averlo saputo allora
il cammino sarebbe stato più leggero
averlo saputo allora
che tutte quelle strade polverose
piene di parole
e aggirate dal vento
i miei scarponi imbiancati
e consumati dai sassi
averlo saputo in tempo
che tutte quelle strade da solo
o in compagnia del vento
portavano a te

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