quando c’erano le agavi
e nessuna ferrovia
ero un ragazzo giovane
senza alcuna nostalgia
quando c’erano le agavi
e nessuna autostrada
ero un ragazzo giovane
nella mia contrada
quando c’erano le agavi
e siepi di rosmarino
ero un ragazzo giovane
poco più di un bambino
e come tutti i ragazzi
guardavo sempre il cielo
passavo intere giornate
a sognare sotto al melo
poi le agavi sono fiorite
e lo fanno una volta sola
sono arrivati i treni
è arrivata la scuola
e insieme all’autostrada
sono arrivati i turisti
i primi giorni allegri
e poi sempre più tristi
mi innamoravo sempre
nelle stagioni sbagliate
e le carte che avevo
le ho quasi tutte giocate
anche se erano nere
le ho giocate lo stesso
ne ho tenuta solo una
e me la gioco
adesso
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