lunedì 20 maggio 2013

C'ero una volta

a volte vorrei
che fosse l’era del legno
che la sera guardassimo cardare
la lana acerba
che fossimo bambini insieme
vederti tenere un uovo chiaro
tra mani piccole
a volte vorrei correre con te
tra i filari di granturco
guardarci le piccole ferite
e imparare le erbe
vorrei che tu colmassi ogni mia solitudine
che consolassi quel bambino sperduto
attonito sotto l’azzurro violento
dei cieli di luglio
sempre in ascolto del vento cattivo
che sospira tra gli aghi di pino
e porta l’aria del lupo
che ti prende alle spalle

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